Categoria: <span>Pericolosità</span>

Vista 3D

Pericolosità

Map­pa del­la peri­colosità totale ottenu­ta a par­tire dal­la som­ma delle sin­gole peri­colosità anal­iz­zate: peri­colosità idrauli­ca, peri­colosità tet­ton­i­ca, peri­colosità geo­mor­fo­log­i­ca e peri­colosità da dati interferometrici.

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La seguente map­pa di peri­colosità è il risul­ta­to di un’articolata anal­isi effet­tua­ta a par­tire dai prodot­ti inter­fer­o­metri­ci (Per­sis­tent Scat­ter­ers) mes­si a dis­po­sizione da Plan­etek Italia per l’ar­co tem­po­rale Otto­bre 2014 — Giug­no 2018.
I para­metri pre­si in con­sid­er­azione sono la VLos (veloc­ità media in mm/a) e i val­ori di dis­tor­sione ango­lare a cui sono sot­to­posti i vari seg­men­ti di strada.

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La map­pa di peri­colosità geo­mor­fo­log­i­ca è sta­ta ottenu­ta incro­cian­do: i dati prove­ni­en­ti dal data­base IFFI, la map­pa di peri­colosità del P.AI. e il risul­ta­to di un’e­lab­o­razione orig­i­nale a par­tire dal­la dig­i­tal­iz­zazione degli orli di scarpa­ta (tramite orto­fo­to e car­ta delle pen­den­ze) com­bi­na­ta a un’anal­isi mor­fo­met­ri­ca tramite DTM (2m).

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La map­pa di peri­colosità tet­ton­i­ca è sta­ta ottenu­ta real­iz­zan­do una serie di buffer di diver­sa dimen­sione e gra­do attorno alle faglie esisten­ti, a sec­on­da delle loro carat­ter­is­tiche fon­da­men­tali (attiv­ità del­la faglia, pre­sen­za di fenomeni di creep, faglia sepol­ta o cop­er­ta, ecc.). A tali buffer sono sta­ti aggiun­ti i dati pre­sen­ti nel­la car­ta pre­lim­inare delle aree di frat­turazione al suo­lo del ter­ri­to­rio comu­nale, redat­ta dal Dipar­ti­men­to Regionale del­la Pro­tezione Civile – Servizio per la Provin­cia di Catania.

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La map­pa di peri­colosità idrauli­ca è sta­ta ottenu­ta incro­cian­do: aree di inter­sezione tra reti­co­lo idro­grafi­co e rete viaria cal­co­late tramite un tool orig­i­nale svilup­pa­to in ambi­ente GIS; i nodi idrauli­ci pre­sen­ti all’interno del “Rap­por­to pre­lim­inare sul ris­chio idrauli­co in Sicil­ia e ricadute nel sis­tema di pro­tezione civile” (vers. 5/2015); i siti d’at­ten­zione iden­ti­fi­cati nel P.A.I.; la perime­trazione delle aree soggette a fenomeni di esondazione.

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