Mappa del rischio idraulico calcolata tramite il prodotto tra il grado di pericolosità idraulica e quello dell’esposizione lungo la rete viaria.
La presenza di una grande quantità di aree testimonia come il rischio idraulico sia probabilmente quello più rilevante nell’area di Giarre, a causa della notevole presenza di aste torrentizie e di intersezioni, spesso non regimate, con la rete viaria.
Le aree maggiormente critiche sono:
• L’incrocio tra la Via Callipoli, la via Luigi Pirandello e la Via delle Province nella zona centrale della città, che deriva dall’intersezione tra un rischio di grado 3 del P.A.I. e un nodo idraulico di grado 4, combinato con il livello massimo di traffico e una variabilità settimanale in certi tratti superiori al 10%.
• L’area intorno al parco Jungo: l’intersezione tra il viale Federico II di Svevia (un tempo Torrente Jungo) e la via delle Province; il corso Europa che costeggia gli Istituti Alberghiero e IPSIA fino all’incrocio con via Trieste. In particolare, la via Trieste, in prossimità del torrente Jungo, ha problemi di viabilità soprattutto nel raggiungimento delle case popolari ubicate tra la via Liguria ed il torrente, il cui alveo è ubicato a soli 40 m dalle abitazioni.
• La zona in prossimità del Parco giardino di Macchia, con un livello massimo di rischio dato dall’elevato traffico ad elevata variabilità settimanale (30 — 40%) e la presenza di un nodo idraulico a causa della presenza del vicino torrente Macchia, che proprio in questo punto subisce un brusco cambiamento di direzione.
• La via Martiri di via Fani, tornante molto stretto e con elevata pendenza in prossimità dell’istituto ITIS “Enrico Fermi”, per questo caratterizzato anche da elevati valori di esposizione. L’avvallamento dell’asfalto sotto il ponte causa dei fenomeni di allagamento in caso di piogge intense, come da segnaletica stradale visibile poco prima della curva.
• La zona di Altarello con due vie principali interessate da problemi idraulici: la via Luigi Settembrini che si imposta quasi esclusivamente sul percorso segnato dal Torrente Vallone del Babbo, fortemente modificato dall’azione antropica, e la via Ungaretti a sud, costruita lungo l’incisione dell’ex Torrente Cozzi e sviluppata in maniera sub-parallela a quella della via Settembrini, con pendenze a tratti elevate che causano l’aumento di velocità delle acque superficiali.
• In zona Trepunti, la via Ugo Foscolo che, impostandosi sull’alveo dell’ex torrente Babbo, determina situazioni di rischio analoghe a quelle citate precedentemente. In questo caso è da segnalare la presenza di feritoie stradali completamente otturate che perdono così qualunque tipo di funzione di drenaggio.
• Nella frazione di Santa Maria la Strada, in cui la Via Ruggero I costituisce un importante asse di collegamento tra Giarre e i comuni più a nord come Mascali, Nunziata e Fiumefreddo di Sicilia (grado di esposizione da 2 a 3) vi è l’attraversamento sia del torrente Macchia che del torrente Corso d’acqua – Conticella. In questa zona da segnalare anche: la via Mascali – Riposto lungo il confine comunale nord – est, che corre parallela al torrente Corso d’acqua; la via Conticella che si dirige verso Nunziata e una piccola traversa di quest’ultima, la via Cutula, caratterizzata però da bassi livelli di esposizione.
• La frazione di Macchia di Giarre, con la presenza di alcuni nodi idraulici (segnalati anche dal P.A.I.): l’incrocio tra la via Principe di Piemonte (molto trafficata), via Marsala e via Carlo Parisi; l’incrocio tra la via Principe di Piemonte e via delle Rose; la via Firenze e la via Zinghirino; vari punti di via Risorgimento, via della Regione e via Damasco avvicinandosi alla frazione di Sciara.
• La frazione di San Giovanni Montebello, interessata dal passaggio del torrente Tagliaborse e del torrente Carbonaro – Ciapparo. Le vie più a rischio, con un grado di rischio idraulico da 2 a 3, sono Via dei Paoli, il bivio tra via Amedeo di Savoia e via Roma e la via Cimitero al confine comunale con San’Alfio.