Mappa del rischio tettonico calcolata tramite il prodotto tra il grado di pericolosità tettonica e quello dell’esposizione lungo la rete viaria.
Le zone a rischio si concentrano ovviamente lungo le strade attraversate dalle faglie presenti nell’area.
Le strade più a ovest (Via Damasco, Via della Regione, Via G. Zinghirino) sono interessate dalla presenza della faglia di Miscarello ma, trattandosi di una zona molto periferica, sono caratterizzate da un basso valore di esposizione.
Valori più alti di rischio (gradi 2 e 3) si raggiungono nella frazione di S. Leonardello, dove risultano ben evidenti i segni dovuti alla presenza della faglia omonima, sia sul manto stradale che sugli edifici. Lungo la Via Madonna della libertà, vicino alla chiesa di Maria SS. della Libertà, l’asfalto è fratturato in maniera trasversale alla direzione del flusso viario, generando un piccolo dosso visibile anche lungo il muretto che delimita la careggiata, in modo simile a quanto visibile nel tratto dell’autostrada A18 interessato dal passaggio della faglia. Sul retro della chiesa, si segnala la presenza di un piccolo edificio con lo stesso tipo di fessurazione verticale, con un’apertura che raggiunge valori di diversi cm di larghezza.
Anche la frazione di Macchia di Giarre risulta essere interessata in più punti da problemi di tipo tettonico: il centro abitato è infatti attraversato da due allineamenti tettonici distinti: la faglia di San Leonardello a ovest e la faglia di San Giovanni Montebello Codavolpe a est.
La prima delle due faglie interseca la rete viaria lungo la sua direzione N‑S in Via delle Rose, via Alfio Russo, via delle Magnolie e via Palermo, generando poligoni con grado finale 3 e 4; la seconda interseca la rete viaria lungo quasi tutta la via San Matteo (che collega Macchia alla frazione di Trepunti e Rovettazzo), nell’incrocio tra Viale Mediterraneo e la via Carlo Parisi, nel centro di Macchia (via delle Acacie), in prossimità di Piazza San Vito e del Parco Giardino di Macchia.