Mappa dell’esposizione della rete viaria creata sulla base di due diversi modelli, complementari tra loro e con due differenti funzioni: il primo, basato su uno studio dettagliato dei punti di interesse presenti nel comune, si ispira ai modelli di matrice origine — destinazione (matrice O/D) e costituisce la mappa dell’esposizione vera e propria; il secondo, basato sui dati tipici resi disponibili da Google Traffic, serve a validare il modello precedente e aggiungere un parametro di variabilità del flusso nei vari giorni della settimana.
I punti di origine scelti per il calcolo del primo modello derivano da un’analisi demografica dettagliata dell’area comunale (basata su dati ISTAT) , dalla quale sono stati estratti i centroidi delle zone a più alta densità abitativa. Gli altri punti di origine considerati sono la stazione ferroviaria, il casello autostradale e i paesi limitrofi.
Per i punti di destinazione del flusso viaria si è fatto ricorso al servizio online “MyMaps” di Google (https://www.google.com/intl/it/maps/about/mymaps/) che permette di costruire delle mappe personalizzate salvando tutti i punti di interesse desiderati all’interno del comune. Tali punti sono stati pesati in funzione del loro valore di attrattività (e quindi della quantità di flusso che possono generare) grazie a una mappa di densità ponderata. Oltre ai centroidi delle zone a maggior densità di punti di interesse (ad elevata attrattività) sono stati considerati, anche in questo caso, la stazione ferroviaria, il casello autostradale e i paesi limitrofi, che costituiscono quindi sia possibili punti di origine che punti di destinazione del flusso veicolare.
Successivamente sono stati calcolati tutti i possibili percorsi (più brevi) tra ogni punto di origine e ogni punto di destinazione, identificando i tratti stradali più trafficati e permettendo la categorizzazione in 4 classi di esposizione (da 1 a 4).
L’indice di variabilità, presente solo nei tratti di strada di cui Google fornisce informazioni, è stato calcolato sulla base dei “dati tipici” forniti dal servizio per i due orari a maggior traffico veicolare: le ore 12 e le ore 18.
L’indice di variabilità è stato calcolato sulla base del rapporto tra la variabilità (quante volte varia il valore di traffico durante la settimana) e la costanza massima (numero massimo di giorni con lo stesso identico valore di traffico). L’indice è stato poi normalizzato a 100 ed espresso in %.