Uno dei principi fondamentali dell’intero progetto è l’automatizzazione dei processi che conducono all’ottenimento delle mappe finali di rischio.
In quest’ottica, i passaggi svolti sono stati in parte automatizzati grazie all’ausilio di toolboxes appositamente realizzate in ArcGIS Model Builder, talvolta con l’ausilio di alcuni script Python integrati all’interno di esse, capaci di garantire una più veloce replicabilità delle operazioni anche in contesti comunali diversi da quello del caso studio e permettere allo stesso tempo l’aggiornamento dei dati di input ogni qualvolta si è in possesso di dati aggiornati e/o migliori in termini di affidabilità e completezza.
In basso è possibile scaricare l’intero pacchetto di toolboxes (Securegeostreet.tbx) da aggiungere manualmente all’interno di ArcMap (versione 10.3 o superiore).
Il pacchetto è suddiviso in 4 diversi toolset (“Pericolosità”, “Esposizione”, “Rischio”, “Altro”), ognuno dei quali contiene i tools specifici per quella categoria di analisi, per un numero complessivo di 32 tools.
Insieme al file .tbx è possibile eseguire il download della cartella “Geodata” da copiare integralmente all’interno della directory “C:” del computer; essa contiene alcuni file necessari al corretto funzionamento delle toolboxes (come ad esempio i file di stile .lyr per la categorizzazione degli shapefile di output) e le cartelle vuote destinate all’immagazzinamento degli output intermedi e finali.
Per ulteriori approfondimenti sull’utilizzo delle toolboxes consultare il lavoro di tesi in formato PDF.